Tratto da www.panorama.it

L'incidenza della coronaropatia sarebbe quasi doppia nei celiaci rispetto a chi non soffre di intolleranza permanente al glutine

 

 

 "L'infiammazione cronica dovuta alla presenza in eccesso di proteine, citochine e molecole di adesione cellulare nel sangue è sempre più implicata nella patogenesi dell'aterosclerosi". E' questa la premessa di uno studio appena presentato al meeting dell'American College of Cardiology e che in soldoni significa che la presenza di infiammazione nell'organismo contribuisce al rischio cardiovascolare. In particolare Rama Gajulapalli e colleghi della Cleveland Clinic hanno voluto esaminare l'esistenza di un'associazione tra la celiachia, malattia autoimmune cronica dell'intestino associata a una forte infiammazione, e la malattia coronarica.

Per farlo hanno attinto a un database di oltre 22 milioni di persone e identificato 24.530 celiaci. I ricercatori hanno quindi analizzato i dati relativi a ciascuno e scoperto che il 9,5% dei pazienti celiaci avevano la coronaropatia (restringimento delle arterie) contro il 5,6% delle altre persone, non celiache, comprese nel database. In sostanza nelle persone con celiachia, intolleranza al glutine, proteina contenuta in grano, frumento, orzo e altri cereali, che si stima colpisca l'1% della popolazione generale, la probabilità di soffrire di malattia coronarica era quasi doppia rispetto agli altri.

Una differenza che si fa più marcata con il passare degli anni, dal momento che nelle persone dai 65 anni in su, il 28,6 per cento dei pazienti celiaci avevano la coronaropatia, contro il 13,2 per cento degli altri. La celiachia va così ad aggiungersi alla lista di malattie infiammatorie immunocorrelate (malattia infiammatoria intestinale, lupus e artrite reumatoide) che sono state collegate a un aumentato rischio di malattie cardiache. "Ulteriori studi prospettici", conclude Gajulapalli, "sono necessari per studiare l'associazione in dettaglio".